Descrizione
Portici 3D Series
Portici 3D è una serie di illustrazioni sviluppate in 3D Art ispirate ai portici di Bologna, patrimonio internazionale dell’UNESCO.
È una ricerca estetica e grafica che cerca di sviluppare e progettare esperienze visive non convenzionali a partire dagli elementi architettonici presenti nei portici della città di Bologna.
Lo sviluppo della serie parte da una catalogazione fotografica degli stili architettonici dei portici presenti in città.
Il catalogo funge da riferimento per il processo di modellazione 3D della struttura principale (colonna, cupola, arco, pavimento, trama e altri dettagli).
La struttura principale modellata in 3D funge da base per l’applicazione procedurale (geometry nodes) generando l’aspetto sequenziale dei passaggi (corridoi) dei portici.
Con la struttura principale applicata in una sequenza procedurale, si realizza la composizione di scenari 3D, dove la serie cerca di crea re ambienti “non convenzionali” dei portici. Una caratteristica della serie 3D Porticos sono le luci diurne a cielo aperto e una se quenza di portici in curve diagonali ascendenti, discendenti e altre percezioni spaziali che sono al di fuori della rappresentazione convenzionale dei portici.
Gli scenari fungono da una sorta di set fotografico che consente di inquadrare diverse angolazioni e prospettive utilizzando strumenti che simulano obiettivi fotografici e le loro capacità di acquisizione come gamma di messa a fuoco, zoom, diaframma e otturatore.
La parte finale delle composizioni è il rendering (render) in alta definizione, generando file di immagini digitali con capacità di stampa fino a 2 metri di larghezza che passano attraverso un processo di post-produzione di correzione del colore ed esportazione in formato CMYK.
Tutti i progetti digitali sono anche archiviati e possono essere rivisitati e possono generare altri angoli prospettici dello stesso scenario. L’archivio del progetto sarà sviluppato anche in scenari interattivi di realtà virtuale immersiva in cui lo spettatore potrà navigare in prima persona all’interno delle composizioni utilizzando diversi dispositivi interattivi come occhiali per realtà virtuale VR o realtà aumentata AR o anche smartphone e computer.
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